È lei!

È lei!

sabato 3 marzo 2012

De bodrillīs

Sono contro qualunque tipo di discriminazione, a parte uno. Io discrimino le bodrille.
Odio le bodrille. Le odio. Le discrimino.
Bodrilla. Dicesi di ragazza dalle sembianze sferiche, di cui si percepisce il livello di cellulite attraverso i pantaloni.
Odio.
Odio le bodrille che non hanno capito di essere bodrille.

Questo è il vero problema. Se fossero conscie del loro stato, vivremmo meglio. Almeno, io vivrei meglio.
Invece no.
Tra l'altro, le bodrille usano la macchina fotografica come un'arma. 
C'ho facebook che, boh, tutte le volte che lo apro mi sembra di stare alla Sagra della Porchetta.
Oggi ce l'ho con te. Te, che mi hai intasato la Home di riproduzioni umane di quadri di Botero.
M'hai spiaccicato una foto indiscrivibile, che non mi scendeva neanche quella quintalata di insalata che mangio a pranzo per cercare di rendere il mio culo il più possibile diverso da una betoniera.
 
Perché, perché le calze a rete? Mi sembri un capocollo, te lo vorrei scrivere sotto la foto che ti ritrae in posa "panterona" in discoteca. Ma come ti viene? Le calze a rete?
Amo gli splatter, e analizzo la tua foto. Le tue calze a rete sono anche autoreggenti. Sono 16 anni che non indosso autoreggenti, ma l'ultima volta che l'ho fatto, l'effetto non era quello. Mi sembri un capocollo, l'ho già detto?,  e quella balzetta profonda 5 cm che ti fa l'elastico dell'autoreggente, a parer mio, la dovresti guarnire con una foglia di finocchio, o nessuno capirà che ti sei travestita da burrata.
Amo gli horror, e sfoglio il tuo album. Nella foto successiva a quella incriminata, hai i leggins.
Dico, pesi e misuri come un'orca assassina; il MONDO ha manifestato più volte il suo disdegno nei confronti delle chiappone con il leggins e TU, diosanto, perseveri. Leggins e vestitino corto, che non è che è nato corto, in realtà è una tunica, ma non ti scende sotto la panza e allora te la rigiri così, che "è corto".
Foto 3, hai una canottiera zebrata, ma ce l'hai così tirata che le fibre sintetiche scricchiolano, quando ti muovi. E lo capisco dalla foto, fai tu. Bisogna bagnarle ogni tanto, 'ste fibre, o si strappano.
Foto 4, sei una vera panterona, comincio a dubitare del mio orientamento sessuale.
L'unico commento l'ha lasciato cadere lì tuo fratello, che mica per niente fa il pompiere, è uno che non ha paura di nulla. T'ha scritto "vedi, il nero sfina ;)". MA DI CHE?! Sfinerà pure, ma non fa miracoli. Tua sorella sembra un sacco della mondezza, di quelli condominiali. Nella foto 5 si vede anche che la schiena dell'abitino prevede un seducentissimo nude look. Tua sorella ha i rotoli anche sulla schiena. Tua sorella deve essere uno sharpei, non ci sono altre spiegazioni. 
Per i profani, queste sono le Mary Jane.
Foto 6, si intitola "piedini!". PIEDINI?
Una cosa che mi manda in bestia delle grassone (sono stata anche troppo politically correct, per i miei gusti, ora posso sfogarmi?) è che non mettono il tacco alto (quello sì che sfina, perdìo!) - dato che lo spezzano a metà (giuro, l'ho visto con i miei occhi) ma optano per una ballerina o, al massimo, per una delicatissima Mary Jane, n°40, tacco 6.
In quei momenti vorrei avere un dio da pregare. Un dio black bloc.
Con le Mary Jane sembri uno zampone modenese. Se ti metti delle scarpe così, puoi solo adagiarti su un letto di lenticchie, per quanto mi riguarda. Maledizione a quando ho cominciato a sfogliare il tuo album.
Foto 7. Hai una gonna ad anfora.
Vorrei prendere su il telefono e chiederti se volevi vestirti da cupola di cattedrale ortodossa.
Ti giuro che l'effetto è lo stesso. E hai sempre quelle minchia di scarpe.
Ci sono 35 commenti, non resisto. Apro. Sono complimenti. Quanto sei carina, come sei bella. WTF?
Forse si riferiscono alla cubista che sta sullo sfondo.
Sì, sicuro, perché oltre alla gonna ad anfora, alle Mary Jane, e ad una pochette che non si capisce bene come faccia a contenere le scorte alimentari per la serata, hai anche i gambaletti. La tua gamba, dalla caviglia al ginocchio, sembra una scamorza affumicata, e mi vergogno per te.

Non ti andrebbe di venire in palestra, qualche volta? A fare un'idea di circuito macchine o uno sputo di g.a.g?
Basta, se sei contenta tu, non sono affari miei di come ti riduci.
Ora, scusami tanto, ma è l'ora del mio yogurt magro. Certo, vivo proprio male. Yogurt magro.


C'ho 'na fame che adesso mi sparerei un kebab. Senza insalata. Con molta cipolla, le patate al forno, le melanzane sott'olio, un litro di salsa piccante "e non dimenticarti di strofinare energicamente la piadina contro il mostro di carne rotante perché ne assorba deliziosamente il grasso in eccesso".

Vi invidio, chiappone.

Nessun commento:

Posta un commento